
Secondo il report 2018 dell’ENIT, il turismo enogastronomico si conferma il pilastro portante del turismo in Italia. I turisti italiani ricercano sempre più spesso itinerari enogastronomici studiati o esperienze di turismo sostenibile, confermando il brand Italia come sinonimo di qualità e buona cucina.
Non è una novità che l’Italia è spesso associata alla cucina di qualità e al vino, ma lo scorso anno il nostro Paese si è confermato essere la principale meta del turismo enogastronomico a livello mondiale.
In seguito alla crescita costante del trend del viaggio enogastronomico, sempre più turisti stranieri e non scelgono di viaggiare in Italia al fine di compiere un vero e proprio percorso culinario durante le proprie vacanze.
Sebbene non sempre il turista enogastronomico dichiari che la scelta dell’Italia come meta è dovuta principalmente alla cucina e al buon cibo italiano, i dati confermano che l’enogastronomia è il motore del turismo nel Bel Paese.
I dati ENIT
Solo nel primo semestre del 2019, la crescita del turismo enogastronomico è quotata a un +5% rispetto al 2018 confermando che il cibo è sempre un’esperienza ricercata all’interno di una vacanza.

Dati alla mano, questo genere di turismo genera al giorno una spesa di 150€ pro-capite. Una delle entrate giornaliere più alte per quanto riguarda la spesa turistica in Italia.
Lo scorso anno sono stati spesi complessivamente 223 milioni di Euro da parte dei turisti stranieri in Italia per l’enogastronomia. Il 70% in più rispetto al 2013.
Per quanto riguarda le caratteristiche del turista, non sono solo gli stranieri ad essere affascinati dall’idea di compiere dei veri e propri itinerari enogastronomici tra le nostre regioni, ma anche gli italiani stessi. Infatti, il 22,3% degli italiani sceglie il turismo interno con la modalità di vacanza enogastronomica, contro il 29,9% dei turisti stranieri.
Turismo ed export
Il turista enogastronomico che arriva in Italia proviene per il 55,2% da Stati Uniti, Regno Unito, Austria, Svizzera e Francia.
Un dato che coincide quasi perfettamente con i Paesi in cui l’export del food&wine italiano è in crescita. Tra questi, infatti, ritornano Austria, Svizzera e Regno Unito e si aggiungono oltreoceano il Canada e in Asia il Giappone.
A livello globale l’Italia è il main player per quanto riguarda il settore food, contando 293 prodotti di qualità DOP e IGP, ovvero la maggiore quota a livello globale.

L’enogastronomia per la promozione del territorio
Non sono dati banali, soprattutto prendendo in considerazione la recente regolamentazione dell’enoturismo in Italia. Se tour e itinerari del gusto sono effettivamente in crescita è necessario quindi cominciare a valorizzare il territorio regionale e nazionale dell’Italia partendo dalla promozione del prodotto tipico e della cucina locale.

Sebbene i dati raccolti dall’ENIT parlano chiaro, è ancora complessa in Italia la questione della promozione del made in Italy attraverso una distribuzione equa dei flussi turistici. La peculiarità del nostro Paese è di possedere una cucina tipica differente per prodotti e piatti tra regioni e provincie.
Tuttavia, le destinazioni turistiche rimangono invariate nella scelta del turista. Ciò causa un dislivello dei flussi turistici in entrata tra alcune regioni e ad altre, generando spesso problemi di sovraffollamento turistico nelle maggiori città italiane.
La soluzione digitale
Come si può quindi promuove un turismo enogastronomico equamente distribuito e sostenibile?
Sicuramente per rispondere a questa domanda è necessario prendere in considerazione anche le singole iniziative promozionali degli enti regionali politici e non per il turismo. Ma esiste anche un’altra risorsa fondamentale per la promozione turistica: il digitale.
Considerando il turismo enogastronomico come il principale trend turistico del nostro Paese, è necessario tenere conto di alcuni dati.
Ovvero che il 65,5% dei turisti usa applicazioni e internet per ricercare informazioni sulle mete, mentre il 23,8% utilizza il web per cercare informazioni sui ristoranti.
Strumenti e opportunità
In base a questi dati è necessario ragionare sull’importanza di una buona presenza digitale da parte delle strutture turistiche e della ristorazione. Non basta la presenza su tripadvisor, ma serve una buona capacità comunicativa.
Immagini di impatto e comunicazione personalizzata e costante servono sicuramente a creare un brand riconoscibile. Così come utilizzare tecnologie come le chatbot e le applicazioni aiutano a stabilire una rete diretta con il turista.
Infine, la creazione di pacchetti turistici che includano tour enogastronomici e promozione da parte delle travel agency sul web sono sicuramente strategie efficaci.
Per concludere, l’investimento nel turismo enogastronomico è necessario per il nostro Paese e per rafforzare il brand Italia nel mondo.
Allo stesso tempo, l’Italia e le strutture turistiche della ristorazione necessitano di una comunicazione stabile, differenziata e costante sul web che presenti come parte del brand anche regioni e provincie minori dove la qualità delle risorse e il cibo portano comunque alto il nome dell’Italia.