
I Social media continuano a cambiare e hanno permesso di lo sviluppo negli anni di dinamiche sempre diverse, tenendo il focus sull’ingrediente principale di ogni condivisione che si rispetti: la vita reale. I consumatori vogliono instaurare relazioni autentiche, ecco perché gli influencer sono il tramite perfetto tra un brand e il suo pubblico, quasi una necessità.
Ma come si fa a scegliere la figura che più delle altre può rappresentare meglio la nostra impresa?
Bisogna considerare una serie di fattori.
Engagement e User Experience: qual è la differenza?
Per chi ha voglia di raccontarsi, che sia Facebook, Instagram o YouTube, i Social Media si sono trasformati in un luogo di incontro, quindi in Community.
Senza saperlo, noi utenti, forniamo input ben precisi, dando vita alla nostra personale User Experience (UX): attraverso i nostri click gli analisti del web possono sapere facilmente cosa ci interessa e capire quale influencer ha più presa su di noi e perché.
I dati statistici che vengono forniti sono molteplici, si passa dai dati di traffico del sito web, alle impressions, fino al CPM (Cost Per Mille) e all’engagement rate.
La UX, quindi, rappresenta l’esperienza dell’utente in rete, le sue azioni, che sono oggetto di analisi, si fonda sul concetto di User Interface (UI) e viene definita da tutti quei parametri che identificano l’interazione dell’utente con i device e la rete.
Negli ultimi anni l’interfaccia più utilizzata è diventata il mobile, a discapito del desktop.
L’engagement è invece frutto di un coinvolgimento emotivo e si genera grazie a uno storytelling vincente che fa leva sulle emozioni, creando empatia. Deriva da una buona UX, verso la quale l’utente è spinto a tornare ripetutamente perché sente un senso di appartenenza grazie alla condivisione di valori e passioni: si sente quindi parte di un gruppo, di una community.
Ma cos’è una campagna di influencer marketing?
Ogni brand che ha intenzione di intraprendere questo tipo di campagna si affida ad un influencer che possa essere da supporto ai propri scopi commerciali, diffondendo sui vari social media contenuti generando endorsement e di conseguenza dinamiche virali, utili per far pubblicità.
Parliamo però, non di un servizio in senso stretto, ma una relazione da portare avanti anche considerando anche in considerazione delle future necessità. Se la relazione è serena, sicuramente l’influencer potrà procedere con più facilità migliorando continuamente.
Macro e Micro Influencer: cosa cambia?
L’influencer marketing ha dimostrato di essere un valido metodo per commercializzare un marchio o un prodotto.
Le piattaforme social più utilizzate per le collaborazioni sono Instagram, blog, YouTube, Facebook e Pinterest.
Molti marketer, nonostante gli influencer siano ormai oggi uno strumento utilizzato in larga scala, si trovano in difficoltà per individuare la giusta figura a cui rivolgersi: sbagliarla potrebbe comportare delle problematiche all’interno della campagna.
Macro-Influencer
Parliamo di chi ha un numero elevato di follower (100.000+).
I social media hanno dato vita a nuove personalità online con portata e influenza simili alle celebrità. Così il marketing degli influencer è cresciuto come strategia più comunemente adottata dai marchi.
Da tenere presente è l’investimento da affrontare. Le campagne con macro-influencer spesso implicano cifre significative, ma l’autonomia dei marchi/aziende nella scelta del e la capacità di dare istruzioni specifiche, dà ai marketer un controllo maggiore.
I macro-influencer, offrono quindi una serie di vantaggi:
- Vasta gamma di pubblico già consolidato
- Rischio relativamente basso di follower falsi
- Tempo risparmiato sulla selezione e gestione di uno o più micro-influencer
- Professionalità maggiore
Micro-Influencer
Rispetto ai primi hanno un numero minore di follower (da 1000 a circa 100.000).
In questo caso le potenzialità sono maggiori, perché i micro-influencer sono ancora in grado di sviluppare relazioni personali con i follower e che ricevono un interesse più autentico nei confronti dei contenuti che veicolano: questi aspetti portano a un supporto maggiore per i post sponsorizzati.
I principali vantaggi, diversamente dagli altri, sono:
- Meno investimenti, che li rendono accessibili alla maggior parte dei marchi/aziende
- Raggiungimento di un pubblico nuovo, più di nicchia
- Possibilità di collaborare con più figure in contemporanea
- Alto tasso di conversione
- Aumento delle vendite
L’obiettivo ultimo di una campagna marketing è, quindi, la fidelizzazione dell’utente, che da acquirente occasionale deve diventare abituale. Per questa ragione l’influencer marketing è una comunicazione di fortissimo impatto che va strutturata con criterio e con l’aiuto di un consulente esperto.